
Cocoricò
Resurrezione di una leggenda
12 Aprile 2020: The Opening del Cocoricò
Dopo un lungo periodo finalmente il Cocoricò, storica discoteca della riviera romagnola e tempio sacro della movida italiana ed europea da diverse generazioni, come la fenice rinascerà dalle sue ceneri per riportare il fuoco nelle calde notti rivierasche.
Le cupe vicende riguardanti la scioccante morte del 16enne Lamberto Lucaccioni, provocata da un’overdose di ecstasy, che dall’agosto 2015 ha sancito la chiusura del locale per 4 mesi, già avevano inevitabilmente compromesso la reputazione della piramide di vetro. Ma il colpo più duro è stato subito quando nel giugno del 2019 il Tribunale di Rimini aveva rifiutato la proposta di concordato preventivo per evitare il fallimento del Gruppo Cocoricò s.r.l. in seguito al mancato versamento delle rate della tassa sui rifiuti, in aggiunta al caso delle aste dei marchi dovute alla richiesta di pignoramento nata dalla rivendicazione del dj Gabry Ponte di un debito di 200.000 euro non saldato.
Il locale sembrava non avere più speranze. Si parlava di chiusura definitiva. E da quel momento, dove si erigeva fiero quel palcoscenico di mille avventure di pressoché tutti gli amanti del genere techno house, non vi era altro che una struttura abbandonata a sé stessa, in un inesorabile processo di degradazione; solo un antico cimelio, testimonianza d’imprese d’eccezione, che i riccionesi passando avrebbero malinconicamente guardato riflettendosi in tempi gloriosi ormai andati.
Quando d’improvviso una notizia ridà speranza al popolo della notte: il famigerato Cocco rinascerà.
Lo annuncia Enrico Galli, storico patron dell’Altromondo Studios, altra famosa discoteca riccionese, che ha siglato un contratto d’affitto di 8 anni con i fratelli Spadini, ex-proprietari della piramide di vetro, con lo scopo di risollevare il luogo di culto rivierasco della musica techno e di restituirgli l’onore e la popolarità che per decenni gli sono appartenuti. Sarà quindi, insieme ad Antonella Boniscalzi, il nuovo gestore della discoteca.
“Tanto il lavoro da fare” dichiara Galli, il quale assicura agli amanti della night life che il Cocoricò tornerà più forte che mai già dalla primavera del 2020 con un progetto solido e duraturo. E infatti i lavori sono già in corso: il 27, 28 e 29 e il 2 marzo il Comune di Riccione ha disposto la chiusura di via Caprera, in prossimità della discoteca, proprio con lo scopo di ripulire e sistemare la piramide.
Inoltre la sindaca di Riccione Renata Tosi si manifesta pronta anche a cambiare la normativa che regola la musica notturna. “Stiamo parlando di un prodotto che deve andare a beneficio dell’intera città” asserisce la Tosi, “pertanto come amministrazione chiediamo una collaborazione ampia.”
Il timoniere della Beach Arena Enrico Galli si è inoltre espresso così: “Stiamo cercando naturalmente collaboratori da coinvolgere nel progetto: devono essere persone fidate e volenterose di collaborare col territorio e l’amministrazione. Gli investimenti sono molto alti e porteremo in console grandi nomi.”
Ma c’è di più: abbiamo già una data, signore e signori! È stata fissata per il 12 aprile 2020 la serata inaugurale della riapertura, col nome “The Opening”. Quindi è ufficiale, popolo della notte: potete tornare a gioire, perché è ormai alle porte il giorno in cui sarà possibile calpestare a ritmo di techno la malinconica nostalgia che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, e proprio su quella stessa pista da ballo che tanto ci mancava.
Stay tuned!
Lorenzo Cusani
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